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Channel: Editoriali e interviste – Frontiera Rieti
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Vandali in moschea

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Vandali in moschea
| Frontiera Rieti.

Quando l’ho saputo ho pensato a “Fahrenheit 451”, il romanzo di Ray Bradbury pubblicato per la prima volta nel 1953, sul secondo, terzo e quarto numero della nascente rivista «Playboy».

Ma la copie bruciacchiate o squinternate del Corano ritrovate nella moschea ricavata nei locali dell’ex convento di San Benedetto potrebbero evocare altre brutte storie. Ad esempio i cosiddetti Bücherverbrennungen organizzati nel 1933 dalle autorità della Germania nazista.

Però le cose bisogna vederle nelle loro proporzioni reali. Il male riportato nelle cronache di queste ore è senz’altro più banale. Chi si è introdotto nella moschea alle quattro della domenica mattina per dare vita ad una serie di atti di vandalismo, sembrerebbe più vigliacco che altro.

Se la cassetta delle offerte rubata, le stanze a soqquadro, e il Corano profanato hanno un senso diverso dal solito teppismo, viene da cercarlo in quel bisogno di prendersela con i simboli che consegue alla paura di affrontare una realtà complicata. A naso certe azioni sembrano di quelle che fanno più pena che male, anche se per capirne davvero la natura ci vorrebbe qualche notizia in più.

Nel frattempo alla comunità musulmana reatina è giustamente arrivata la più ampia solidarietà. Accompagnata dalla delusione di chi è ancora ottimisticamente incline a pensare Rieti come un’isola felice. Proprio mentre una sua certa precarietà sta facendo affiorare a poco a poco qualcosa di sinistro.

Vandali in moschea
| Frontiera Rieti.


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